mercoledì 23 dicembre 2009

aggiornamenti per le feste

Il Cesto è sospeso per le feste. Le date non aiutano...
A presto

mercoledì 9 dicembre 2009

aggiornamento per giovedì 10

Tornano i saponi e tutto il resto.
Niente miele, come da programma; anche sui formaggi una X, poiché dovrebbe venire soltanto Nino Ciaccio con ricotta e altri prodotti caseari vaccini (speriamo bene).
A domani

domenica 6 dicembre 2009

il web e il Consumo Critico


Utilizzare le ricerche internet per aiutare il pianeta contrastando il riscaldamento globale ? Si può, anche se suona strano...
Un piccolo video di 7 minuti spiega COME e PERCHE': http://www.ecosia.org/how.php
Le rivoluzioni hanno sempre dei tratti "banali"...

martedì 1 dicembre 2009

chi c'è GIOVEDI' 3 dicembre

Questo giovedì troveremo il MIELE (e le preziose informazioni) di Giovanni Caronia, i FORMAGGI e il LATTE fresco di Sandra Invidiata, PANE, BISCOTTI, e le VERDURE di stagione. Non ci saranno i SAPONI all'OLIO d'oliva, che vengono ogni due settimane (dunque la prossima)

domenica 29 novembre 2009

Per vivere meglio...

...si dovrebbero " invertire tutti i nostri comportamenti, dallo spreco alla parsimonia, dall’usa e getta al recupero, dall’indifferenza al rispetto, questo è il modo per recuperare speranza, ricordandoci che sobrietà non significa ritorno alla candela o alla morte per tetano. Sobrietà non va confusa con miseria, come consumismo non va confuso con benessere. Nella vita di tutti i giorni, la sobrietà passa attraverso piccole scelte fra cui meno auto più bicicletta, meno mezzo privato più mezzo pubblico, meno carne più legumi, meno prodotti globalizzati più prodotti locali, meno merendine confezionate più panini fatti in casa, meno cibi surgelati più prodotti di stagione, meno acqua imbottigliata più acqua del rubinetto, meno cibi precotti più tempo in cucina, meno prodotti confezionati più prodotti sfusi, meno recipienti a perdere più prodotti alla spina, meno prodotti usa e getta più riciclaggio.
In sintesi la sobrietà si può definire come il tentativo di soddisfare i nostri bisogni impiegando meno risorse possibile e producendo meno rifiuti. Un obiettivo che si raggiunge più sul piano dell’essere che dell’avere. Uno stile di vita che sa distinguere tra bisogni reali e quelli imposti, che si organizza a livello collettivo per garantire a tutti il soddisfacimento dei bisogni umani con il minor dispendio di energia, che dà alle esigenze del corpo il giusto peso senza dimenticare le esigenze spirituali, affettive, intellettuali, sociali. "

[ tratto da un recente articolo di F.Gesualdi, autore di molti saggi sul consumo critico e solidale ]

lunedì 23 novembre 2009

presenze GIOVEDI' 26 novembre

Giovedì tutti presenti, anzi, di più !
. Vengono sia Angelo da S.Cataldo con i caprini che Nino da Roccamena con i vaccini (niente latte, però - lo porta solo Sandra Invidiata, la prossima settimana)
- Frutta e verdura di stagione in abbondanza con le nostre "splendide" donne che dominano la sala ;-)
- Pane di grano "tumminia", biscotti e farina da Roccapalumba di Antonio Gangi
- L'ineffabile Tonino Simeti con Vino, zucche ed altro ancora
Mancherà invece Giovanni Caronia col miele e le sue accurate spiegazioni. In più ci sarà un nuovo arrivo: la coop LAVORO E NON SOLO da Corleone, con vari prodotti di trasformato (pomodoro, melenzane, etc)
E se proprio vi manca ancora qualcosa, al piano superiore c'è la rivendita di Benny Faraci con un'ampia gamma di produttori bio certificati...

venerdì 20 novembre 2009

Vuoi delle belle scarpe ?

Vuoi fare un acquisto collettivo per le scarpe ?
www.astorflex.it
Scrivi entro il 30 novembre all'indirizzo del blog e specifica numero e modello

martedì 17 novembre 2009

Chi c'è giovedì 19

Smaltiti i malanni di stagione, torneranno i formaggi, miele e tutto il resto. Completa le presenze un nuovo produttore di saponi "al taglio" e detersivi "alla spina"; la parola d'ordine è RIDUCIAMO I RIFIUTI e SOSTENIAMO LE PRODUZIONI LOCALI ...naturalmente il sapone è di ottima qualità !

venerdì 6 novembre 2009

Se biologico fa rima con etico

>>> tratto da: Il Manifesto - TERRA TERRA , 03.11.2009
Veleni nel vostro piatto, di João Pedro Stedile
"...delle conseguenze, per voi che abitate in città, del modello agricolo dell'agrobusiness. L'agrobusiness è la produzione su larga scala, con monoculture, pesticidi e macchinari. Usano veleni per eliminare altre piante e non assumere manodopera. In questo modo distruggono la biodiversità, alterano il clima e espellono sempre più famiglie di lavoratori rurali dalle loro terre."
"...Questi veleni sono di origine chimica e restano nell'ambiente. Inquinano il suolo. Contaminano le acque. Soprattutto si accumulano negli alimenti. Le coltivazioni che più utilizzano veleni sono: canna da zucchero, soia, riso, mais, tabacco, pomodoro, patata, uva, ciliegie e ortaggi. Tutto questo lascerà residui nei vostri stomaci. Nel vostro organismo le cellule si ammalano e, un giorno, potranno trasformarsi in cancro. Domandate agli scienziati ... qual è la principale origine del cancro dopo il fumo?"
"...è necessario valorizzare l'agricoltura familiare contadina, l'unica che può produrre senza veleni e in modo diversificato. L'agrobusiness, per ottenere vantaggi di scala e grandi guadagni, riesce a produrre solo con veleni e espellendo i lavoratori verso le città. E voi pagate il conto con l'aumento dell'esodo rurale, delle favelas, e con l'aumento dell'incidenza del veleno nei vostri alimenti. Per questo, sostenere l'agricoltura familiare e la riforma agraria, che è un modo di produrre alimenti sani, è una questione nazionale, di tutta la società.
I ricchi sanno di cosa sto parlando e consumano solo prodotti biologici. E voi, da che parte state?"
http://www.ilmanifesto.it/archivi/terra-terra/nocache/1/pezzo/4af05b23d7bf1/

mercoledì 28 ottobre 2009

aggiornamento

Aggiornamento FORMAGGI !
domani, giovedì 29, sarà nuovamente presente l'az. Invidiata di Collesano con formaggi e latte fresco vaccino.
Probabilmente in futuro sarà presente solo a settimane alterne, dunque per essere al corrente guardate sempre questo blog.

domenica 25 ottobre 2009

ma "convieeene" ...?

La domanda tipo che circola a Palermo: ma questo mercatino CESTO, è "conveniente" ?!?
Dipende... Al CESTO non troverete i prezzi più bassi della città; al loro posto, di certo, un'alta qualità; cose fresche, coltivate in modo salubre e nessuna responsabilità nello sfruttamento delle persone e dell'ambiente. Poi ci sono i produttori, a cui fare domande e porre dubbi. E infine, ma non ultimi, i sapori. Insomma tutte cose a cui, forse, vale la pena porre attenzione... semprecché ci interessino le sfumature più "umane" dell'alimentazione.
Il prezzo più basso lo lasciamo volentieri a chi non ha a cuore le sorti comuni, che sfrutta chi non conosce ed è più "distante" e avalla meccanismi di produzione nefasti, senza alcun interesse a cosa mette dentro la pancia.
A titolo esemplificativo, il valore che hanno i valori e il cibo in questa stagione:
- 6 uova (senza contenitore, portatelo con voi) 2 €
- 1kg di pane di farina bio col crescente (non certificato) 2,40 €
- vino bio (certificato e non) a partire da 2 €/ lt
- aglio bio 5 bulbi 1 €
- cipollotti bio 0,50 al mazzo
- cipolle varie 2,50 €/ 3kg
- broccoletto, cardi, bieta 1,50 €/ kg
- patate 0,80 €/ kg
- carciofi "violetto" n.5/ 4 €
- olio extravergine d'oliva bio nuova molitura 2009-2010 da 0,75 lt/ 5 €
(disponibile anche alla spina a prezzo ridotto)
- latte vaccino fresco 1 €/ lt (alla spina, col vs. contenitore; già imbottigliato 1,20 €)
- formaggi vaccini freschi e stagionati da 8 €/ kg
- latte caprino fresco 1 €/ 1/2 lt
- formaggi caprini da 10 €/ kg
- miele (non cert., di varie essenze, buonissimo) da 3,80 €/ barattolo da 500gr (sconto se il barattolo è a rendere)
- mele da 1,50 €/ kg
- melograni 1,50 €/ kg
- cachi da 1,50 €/ kg

lunedì 12 ottobre 2009

L'AltraEconomia siamo (anche) noi


Il mensile di altraeconomia e sostenibilità AAM Terra Nuova ci menziona. magari non lo sappiamo, ma siamo parte del bel movimento siqyllyano (cfr. collegamenti a dx)

si continua ..speriamo com meno rifiuti

Come avete visto, LATTE FRESCO da Collesano !
Peccato che nessuno porti con sé il contenitore ...per il latte, certo, ma anche per le uova.
La storia dei rifiuti è sempre la stessa: se ne fanno all'origine per creare un nuovo "bene" da commerciare, con la complicità della nostra "lagnusìa", incapaci di fare un piccolo sacrificio a tutela delle generazioni future...
Urge visita guidata a Bellolampo ;-)

martedì 29 settembre 2009

Si ricomincia !

Il mercatino Cesto finalmente riparte in assetto completo e, speriamo, migliorato. Si svolgerà come al solito presso il circolo ARCI Malaussène, in piazza Resuttano, dalle 17 alle 20 ogni Giovedì.
Preghiamo tutti, affinché l'esperienza continui e si possano evitare problemi vecchi e nuovi, di rispettare le indicazioni che sono maturate nell'ultima riunione del 22/9. In particolare chiediamo agli AVVENTORI:

- di NON POSTEGGIARE nella piazzetta (e i motorini, non mettiamoli ad minchiam). Del resto è insensato muoversi in zona con l'auto; se proprio non riuscite a far senza, gli ipermercati anonimi con parcheggio in periferia non difettano (purtroppo).

- Novità: quest'anno il MIELE, le essenze, le autoproduzioni tipo i monili o altro le trovate al piano di sopra, sul soppalco.

- Chi è interessato a sostenere il Cesto con consigli, proposte o semplicemente dare una mano (anche per lo scarico delle cassette dei produttori) si faccia vivo ! Come sapete il tutto è autogestito e M. Carolina ed io cominciamo ad accusare le fatiche organizzative. Eppoi il bello di fare la spesa così è il senso di comunità che si crea. Insomma, il Cesto è "cosa nostra" ...o no ?!

- per la ripresa di questo giovedì inviteremo tutti i residenti della piazza a partecipare e a degustare; speriamo che diventino frequentatori - anziché cecchini - del Malaussène... Desiderio impossibile ? Lo vedremo; la vita e le persone sono in continuo cambiamento...

- per qualunque cosa, tipo lamentele nei confronti dei produttori, lamentele nei miei confronti (che scrivo troppo), proposte o altro, l'indirizzo lo trovate qui:
biomercatinocesto@gmail.com e... guardate sempre gli aggiornamenti su cosa si mangia (ed altro ancora) e su cosa accade nella nostra "fertile" terra (!)

Prodotti che troverete:
loti, olive , limoni, uva, sorbe, fichi, zucche, patè di carciofo/ asparago/ olive, carciofini sott'olio, l'olio extravergine d'oliva bio "assolo" e come fresco il broccoletto, i limoni, le susine, la cipolla dorata, la cipolla rossa, l'aglio, pomodoro (ancora) ...E FORMAGGI, caprini e vaccini; a proposito, c'è il LATTE FRESCO di mucca ..forza con i contenitori per l'asporto

A giovedì 1 ottobre

venerdì 4 settembre 2009

Quando si ritorna al Malaussène ?

Dovremo ancora attendere per la disponibilità del Malaussène. Infatti stanno facendo dei lavori e non potranno tornare a ospitarci prima di Ottobre.
Dunque si continua in Via dei Credenzieri, presso il circolo PRC Vella, ogni martedì dalle 16

mercoledì 2 settembre 2009

Shoppers e tartarughe

TERRA TERRA
29.08.2009, di Marinella Correggia
Un milione di uccelli marini e 100.000 mammiferi e tartarughe nei mari e negli oceani muoiono ogni anno strozzati dalla spazzatura umana, secondo le stime del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (Unep) rirpese anche dalla statunitense, federale, National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa). Ed è plastica - in tutte le sue forme e declinazioni - il 90% di tutta la schifezza che galleggia sulle superfici marine, in media 20.000 unità per km quadrato (ma in certe aree anche 400.000). Si stima che sia finito in mare il 5% di tutta la plastica prodotta a partire dagli anni 50. Nel Pacifico questa discarica galleggiante si compatta in due vortici. Il primo a scoprire questo «continente immondizia» fu nel 1997 l'oceanografo Charles Moore. Da allora la pattumiera a geometria variabile non ha smesso di crescere. Secondo uno studio di qualche settimana fa, ogni anno si aggiungono migliaia di tonnellate di pezzi. L'ultima spedizione a caccia di rifiuti compiuta in questo mese di agosto da un gruppo di oceanografi dell'Università di San Diego ne ha trovati più del previsto: gli scienziati si sono definiti «scioccati».Anche quando gli oggetti si riducono in singoli pezzi piccolissimi, sono ugualmente pericolosi per la fauna marina - in questo caso di piccola taglia, fino al plancton. Mentre i pezzi solidi di varia dimensione possono essere ingeriti con effetti letali, quel che si decompone rilascia sostanze chimiche tossiche che possono danneggiare il funzionamento ormonale nella vita marina. E' inoltre probabile che il «Great Pacific Garbage Patch», la discarica localizzata nel Nord Pacifico, abbia una compagna nell'emisfero sud, quattro volte più grande. Solo una parte dei rifiuti è gettata dalle navi, il resto viene da terra e da chissà dove. Di tutto: reti da pesca abbandonate e spugne abrasive, spazzolini da denti e bottiglie di plastica. E ovviamente residui delle onnipresenti shoppers, le buste di plastica negozio-casa quasi sempre usate una sola volta e poi gettate a inquinare per decenni o secoli. E sembra che vada sempre peggio. Non sorprende dunque che l'organizzazione non profit inglese Marine Conservation Society, consacrata alla conservazione dell'ecosistema marino, abbia preso l'iniziativa di indire per il prossimo 12 settembre la Prima giornata internazionale senza sacchetto di plastica, per invitare tutti i «terrestri» a rispettare i mari e le loro creature anche passando a borse di tessuto durevoli, facendola finita con questo consumo superfluo, oltre che energivoro e deturpante per i paesaggi che cosparge. Il fine settimana successivo sarà la prova del successo - o dell'insuccesso - della giornata: si svolgerà in molti paesi l'annuale weekend internazionale di pulizia delle spiagge, l'International Coastal Clean. Quante buste troveranno? Già 140 cittadine inglesi hanno aderito al movimento «Plastic bag free cities» (città senza shopper). In Italia da tempo è attiva la campagna «Porta la sporta»: www.portalasporta.it. La promuove l'associazione dei Comuni virtuosi. Sul suo sito sono disponibili locandine e materiale pronto da scaricare per gli enti locali, i gruppi, le scuole e le persone che vogliono aderire e far conoscere la giornata. E magari dichiararsi a partire da allora «zona libera dalle borse rifiuto». In programma anche eventi creativi come - a Borgo Val di Taro (Pr) - la realizzazione collettiva in piazza delle sportine di tela a partire da vecchie stoffe. Sarebbe il minimo sindacale e invece pare rivoluzionario...

giovedì 6 agosto 2009

On Air

Continuiamo (inde)fessamente grazie ai "pericolosi comunisti" del circolo Vella ;-)
Ogni martedì dalle 16, 30 in via dei Credenzieri (trav. via Lungarini)
..e sappiate che http://barbarafalcone.wordpress.com/2008/04/14/ieri-a-report/

martedì 4 agosto 2009



La Rete No Ponte scalda i motori per il corteo-manifestazione dell'8 agosto, che partendo alle 18 da Piazza Cairoli, percorrerà le strade principali del centro cittadino fermandosi davanti a Palazzo Zanca dove verrà organizzato un dibattito sulla grande opera. Nella conferenza stampa di presentazione odierna si è fatto il punto della situazione riguardo le adesioni, giunte da associazioni, comitati, movimenti ma anche normali cittadini che hanno voglia di gridare il loro “no” al Ponte sullo Stretto. «Un percorso durato cinque mesi – spiega Luigi Sturniolo, uno degli organizzatori della manifestazione – che si è avvalso sopratutto del sito internet retenoponte.it e dei relativi social network per raccogliere adesioni e consensi, circa 400 al momento quelle interne, 800 nei vari social network e siti vari». Ma, tiene a precisare la Rete No Ponte, il nostro non è un no alle infrastrutture, è un no al ponte, visto esclusivamente come una “colata di cemento” che non porterà a nulla dato che, si legge nel comunicato del movimento, «pur non essendoci un progetto definitivo, la società Stretto di Messina potrà contare su un contributo di 1,3 miliardi di euro in “conto impianti”, ovvero soldi destinati all'acquisto di fattori produttivi “a lungo ciclo di utilizzo”». Soldi da spendere subito e male, dato che si tratterà di un delirio di svincoli, raddoppi, gallerie, varianti e viadotti che collegheranno il casello del Ponte alla città, conclude la Rete No Ponte. Ialacqua si rifà alle esternazioni del Presidente della Provincia Nanni Ricevuto, riportate dal nostro sito (vedi articolo correlato): «è fatto», diceva Ricevuto riferendosi al Ponte. «E' fatto un bel niente – replica l'attivista di Sinistra e Libertà. Mancano i capitali e il progetto definitivo». Saro Andaldo Patti (Lega Autonomie Locali) fa un discorso a piu' ampio respiro e nota come la politica messinese deve avere porsi in maniera piu' dura, e lo dice relativamente ai tavoli tecnici romani: «Se la nostre istituzioni e la nostra deputazione, regionale e nazionale, non alza la voce, la Sicilia verrà abbandonata a sé stessa, come sta in parte succedendo».

Manifestazione 8 Agosto 2009, Ore 18.00, Piazza Cairoli - MESSINA
Contro il Ponte e per la tutela dei territori

Il piano per le infrastrutture varato dal Governo si configura come un vero e proprio regalo nei confronti dei grossi contractor (Impregilo in testa) che fanno del rapporto con le istituzioni pubbliche la loro fortuna. Dei 16 miliardi di Euro complessivi, 1,3 sono stati destinati al Ponte sullo Stretto, opera che ha acquisito un valore simbolico ormai superiore anche allo stanziamento previsto. All'operazione infrastrutture viene assegnato il significato del rilancio dell'economia e dell'occupazione. Si tratta di un nuovo corso a carattere globale con enormi investimenti (seppure ogni paese lo configuri con caratteristiche differenti). In realtà difficilmente questo tipo di politiche avrà un vero effetto anticiclico (ancora meno miglioreranno le condizioni di vita dei lavoratori colpiti dalla crisi), ma sicuramente servirà a trasferire risorse dal pubblico alle imprese private che sono impegnate in questo settore di mercato. La costruzione del ponte sullo Stretto, al di là del portato di distruzione di un'area paesaggisticamente straordinaria e di importanza unica dal punto di vista naturalistico e della devastazione cui condurrebbe Messina e Villa San Giovanni a causa di immensi cantieri che interesserebbero queste città per molti anni, non ha alcuna logica dal punto di vista trasportistico ed economico. Tutti gli studi condotti negli ultimi anni, infatti, a partire da quelli degli advisor ingaggiati dal governo italiano indicano in alti tassi di crescita del meridione (almeno il 3,8 %) la condizione perché il ponte possa essere seppur minimamente profittevole. A tali tassi corrisponderebbe, infatti, un incremento dei transiti che indurrebbe quegli introiti che giustificherebbero economicamente l'opera. Com'è evidente, però, siamo molto lontani da questi dati ed infatti negli ultimi anni il traffico nello Stretto di Messina ha visto un netto ridimensionamento piuttosto che l'auspicato incremento. I tanto sbandierati ingorghi agli imbarcaderi (che giustificherebbero l'opera) sono in realtà ormai rari e in larga misura causati da una riduzione della flotta e dalla progressiva opera di dismissione portata avanti dalle Ferrovie dello Stato nel mezzogiorno. E allora sarà alquanto difficile che possa esserci un investimento di privati in un'opera che non dà alcuna garanzia di profitti (nonostante le clausole di rivalsa che prevedono il rimborso del 50% dell'investimento allo scadere della concessione). Il finanziamento (se ci sarà, col miliardo e trecento milioni attuali avvieranno progettazione ed opere propedeutiche e/o compensative) sarà interamente pubblico e verrà, come spesso ripetuto da Matteoli, recuperato in larga parte sul mercato finanziario (attraverso prestiti e/o obbligazioni) rinviando il debito alle generazioni successive. Inoltre, i 40000 addetti propagandati dal Governo sono da ridurre, secondo recenti studi, basati peraltro anche sulle rilevazioni condotte dagli advisor, a circa 5000 di cui solo 2000 locali. Il movimento Noponte ha sempre espresso la propria contrarietà al Ponte sullo Stretto non soltanto per motivazioni ambientali, economiche, trasportistiche, sociali ma anche sollevando gravi interrogativi su aspetti tecnici legati alla scarsa valutazione sull'alta sismicità dell'area, sulla tenuta delle saldature del Ponte, sui limiti tecnologici attuali per garantire una "luce" così lunga, ecc.. Quegli interrogativi sono oggi confermati ed addirittura aggravati non da un tecnico qualsiasi ma addirittura da quello che fu il presidente del comitato tecnico-scientifico per la verifica della fattibilità del Ponte ovvero il prof. Remo Calzona che dichiara apertamente in una intervista a "La Repubblica" di avere sbagliato le previsioni: la soluzione del Ponte a campata unica è oggi assai più costosa e per nulla immune da crisi strutturali; il Ponte potrebbe collassare a causa della fatica dei materiali (il cosiddetto fletter,che provocò la caduta del ponte di Tacoma, sopra Los Angeles); è molto probabile che il Ponte subisca il fenomeno del galopping, ovvero una deformazione patita in Danimarca dal nastro d'asfalto del ponte sullo Storebelt, impedendo il passaggio di cose e persone, ovvero il motivo ufficiale per il quale si costruisce un Ponte ! Il 22 gennaio 2006 una grande manifestazione partecipata da decine di migliaia di persone (con la partecipazione di una folta delegazione di No Tav) invase le strade di Messina e determinò di fatto uno stop alla costruzione del ponte. Il Governo Prodi, infatti, inserì l'opera tra quelle non prioritarie. Non cancellò, però, la Stretto di Messina Spa (società incaricata di gestire la costruzione del ponte), né rescisse il contratto firmato da Berlusconi con Impregilo poco prima della scadenza del suo mandato è risultato, così, agevole al nuovo Governo Berlusconi rilanciare l'operazione. Per fermare nuovamente la costruzione del ponte sullo Stretto sarà oggi necessario ricostruire le condizioni che portarono a quella grande mobilitazione di piazza. Lo abbiamo fatto una volta, possiamo rifarlo.

venerdì 31 luglio 2009

Cambiamenti estivi

Per il mese di Agosto, poiché il circolo Malaussène resterà chiuso, il mercatino sarà ospitato dal circolo di PRC "Vella", in via dei Credenzieri, traversa a sinistra (ovvio!) di V.Lungarini, prima che la strada curvi).
Cambia anche l'orario: dalle 16,30 in poi ...e "date voce" !

p.s. E' possibile fare acquisti collettivi di POLLO, CONIGLIO, LATTE CRUDO in bio certificato. Chi è interessato scriva sul blog a COSA è interessato e la QUANTITA', lasciando la mail o il num. di telefono

martedì 30 giugno 2009

continuiamo ?

Finché c'è affluenza c'è speranza !
parafrasando così un comune motto, il CeSto continua fino a che i produttori ricaveranno quanto giustifica la loro presenza.
Novità della settimana: un cerealicoltore porterà del pane a legna fatto col grano BRONTE e il crescente, in biologico certificato.

Ditelo in giro ;-) e... scrivete sul BLOG

lunedì 22 giugno 2009

chi c'è questo giovedì ?

Questa settimana continua il mercato, magari in versione un po' ridotta (alcuni produttori andranno alla festa di Petralia: vedere il post più in basso)
Ad ogni modo: formaggi, verdure e frutta non mancheranno; sempre presente anche il buon Pietro con pane (a legna) e uova, quindi... portatevi i contenitori !

Non mancate ! ...e ricordate che proposte, dubbi, lamentele sono il sale delle relazioni quindi ..sempre in attesa di vostre esternazioni

venerdì 19 giugno 2009

Un altra economia, un'altra vita


Cosa succede in Sicilia ?
Ce lo racconta il settimanale "CARTA" - www.carta.org

Lo sbarco dei Gas in Sicilia, Pierluigi Sullo, 18 giugno 2009

Mentre si [ri]discute di estinzione della sinistra, il mondo va avanti. Per fare un esempio, potremmo parlare delle migliaia di persone che parteciperanno all’incontro nazionale dei gruppi di acquisto solidali, tra il 26 e il 28 giugno. Assemblea che non si tiene in una metropoli del nord, ma in un piccolo paese delle Madonie, in Sicilia. A Petralia Sottana, che si trova nel parco delle Madonie, hanno organizzato tutto per bene, per ospitare tanta gente e offrir loro luoghi adatti allo scambio di idee, di informazioni e di oggetti e prodotti: un grande anfiteatro naturale, un antico convento, e così via. Petralia è uno delle centinaia di comuni che cercano di migliorare la loro vita non cementificando il territorio ma attrezzandosi per l’autosufficienza energetica, o promuovendo nelle mense scolastiche il consumo di prodotti locali [il famoso chilometro zero], organizzando il teleriscaldamento, tutelando la biodiversità e ovviamente allargando le maglie della rappresentanza, tanto da farci entrare tutti i cittadini.
Insomma è il luogo adatto per un «movimento» che cresce vistosamente di numero [e specialmente nell’ultimo anno ha conosciuto una esplosione] e che interessa ormai una fetta di popolazione molto grande: in una recente indagine, citata da Andrea Saroldi [uno dei primi promotori di Gas in Italia] nel suo articolo sul prossimo numero di Carta, quasi il 10 per cento degli intervistati, in un campione rappresentativo della popolazione lombarda, ha dichiarato di aver partecipato a gruppi di acquisto o di consumo solidale. E d’altra parte secondo Coldiretti la «filiera corta», ossia l’acquisto diretto dal produttore è una abitudine presa da metà degli italiani. Un tempo si sarebbe detto: un movimento di massa. «Movimento» in senso letterale, perché i Gas, nati per organizzare l’acquisto collettivo di prodotti biologici o equi o rispettosi dell’ambiente [non solo cibo, ma anche altri prodotti di base, come detersivi, abiti, scarpe o cosmetici], si sono tanto rafforzati, da poter essi stessi commissionare a coltivatori o produttori quel certo prodotto. Saroldi racconta il caso dell’industria casearia della provincia di Brescia soffocata dai debiti e salvata da un intervento dei Gas e della finanza etica [le Mag], soldi versati a titolo di pre-acquisto dei formaggi. Carta ha raccontato tempo fa di quel certo tipo di patata la cui coltivazione, in Piemonte, era stata abbandonata, e che è rifiorita grazie alle ordinazioni dei Gas milanesi. Solo due esempi di qualcosa che sta disegnando il profilo di quella che Carta chiama «economia sociale», che si può battezzare «altreconomia», e che i popoli indigeni latinoamericani citano da sempre come «buen vivir» [espressione diventata corrente, ormai, grazie alla grande attrazione che i movimenti indigeni esercitano, con il loro stile].
Naturalmente, è molto interessante che «lo sbarco dei Gas», come familiarmente l’assemblea di Petralia Sottana viene chiamata [e il sito è www.sbarcogas.org], si tenga nella disgraziata Sicilia dei Lombardi e dei rifiuti per le strade di Palermo, della mafia e del dissesto del comune di Catania, ecc. L’associazione Siqillyah [il nome dell’isola in arabo], che è tra i principali organizzatori dell’incontro, è parente di Addio pizzo, che è a sua volta non solo un modo astratto di affermare la legalità, ma si propone una relazione solidale [e affettiva, si potrebbe dire] tra gli imprenditori che rifiutano di pagare il pizzo e i consumatori, a loro volta interessati a servirsi da produttori che non rafforzino, cedendo al ricatto, il clima opprimente che la mafia crea. Di recente, gruppi di volontari hanno raccolto cinque tonnellate di arance «pizzo free» nell’agrumeto di un coltivatore di Palagonia, vicino Catania, che aveva rifiutato di pagare e perciò non trovava più da vendere i suoi prodotti. E’ il «lato B» della Sicilia di cui solitamente si legge sui giornali.
E dunque, per tornare da capo: questo «movimento» dei Gas è di sinistra? Il suo modo di agire non contempla «scadenze elettorali» e sventolare bandiere rosse non è tra le priorità, però se «sinistra» vuol dire cambiare il mondo, i Gas lo sono. A non esserlo, forse, sono allora partiti che marciano con la testa voltata all’indietro e il cui unico scopo visibile è competere alle elezioni [con che risultati, poi] per preservare i propri «gruppi dirigenti».

Clicca qui e vieni a Petralia dal 26 al 28 giugno !

lunedì 15 giugno 2009

Ti interessa sapere cosa mangi ?

Se ti interessa sapere cosa mangi, c'è chi te lo racconta. Ad esempio REPORT...

http://www.report.rai.it/RE_elenco/0,11515,2009-categoria-349,00.html

2 dritte per GIOVEDI' 18 Giugno

Torna Giovanni Caronia col MIELE appena "munto" ! Dunque, venite a fare scorta e sopratutto portatevi i barattoli di miele vuoti; lui li riutilizza e voi evitate di far fare il giro del riciclo vetro oppure, se non differenziate, di mandare altro materiale alla discarica di Bellolampo, prossima emergenza palermitana... :-(

Chi desidera delle ottime CILIEGE qualità "cappuccia" provenienti da Chiusa Sclafani (produttore: Di Giorgio) certificate in biologico, scriva all'indirizzo del CeSto e segnali quante ne vuole. Il coltivatore non può venire per impegni personali ma è in piena produzione fino alla prox settimana...

Tanti sapori a tutti

lunedì 1 giugno 2009

La CRISI ? E' per tutti quelli che abbracciano lo stile di vita imposto dal capitalismo...

(fonte "Repubblica") - Dal festival dell'economia di Trento

Una nuova economia è possibile: il caso Ecuador e il sudamerica
Intervista alla ministra de Inclusiòn Economica y Social Jeannette Sanchez
La nuova Costituzione e a breve una legge valorizzano le cooperative e le microimprese

Il nuovo modello ecuadoriano: "Al centro l'economia sociale - Per noi è l'embrione di una società che ponga al centro lo sviluppo della persona"

dal nostro inviato ROSARIA AMATO

TRENTO - Il modello cooperativo come principio di una nuova economia, che "ponga al centro lo sviluppo della persona". E' così che la ministra de Inclusiòn Economica y Social dell'Ecuador Jeannette Sanchez ha presentato a Trento, al Festival dell'Economia, le norme della nuova Costituzione ecuadoriana, approvata alla fine del 2008, che riconoscono un ruolo autonomo e si impegnano a promuovere l'economia solidale, le cooperative, il commercio equo, la finanza etica. Una "riforma di sinistra", ha sottolineato con orgoglio la ministra, che "cerca di trovare un nuovo equilibrio tra capitalismo ed economia solidaristica, tra le microimprese e le potenti multinazionali". Un'esigenza molto sentita anche a Trento: la Provincia autonoma vanta, su mezzo milione di abitanti, oltre 200.000 soci di cooperative, e 49 casse rurali con 368 sportelli, 2.400 dipendenti e 100.000 soci. Nulla di strano dunque che l'esperienza ecuadoriana sia stata molto apprezzata in Trentino, e sia stata anche avviata una proficua collaborazione.
In concreto, ministro, cosa succederà adesso in Ecuador con la nuova Costituzione?
"Le cooperative sociali in Ecuador si sono sviluppate a partire dalla prima metà del ventesimo secolo. Però sono rimaste sempre marginali, perché i vari governi del Paese ritenevano che il modello principale fosse quello capitalistico, e che fosse scorretto intervenire a favore di questo modello di economia, che sembrava più debole".
E invece perché il suo governo ha ritenuto di doverlo fare?
"Perché pensiamo che sia arrivato il momento di finirla con il discorso del mercato che si aggiusta da solo, trovando un proprio equilibrio senza alcun intervento da parte dello Stato. La verità è che in Ecuador si era creata un'enorme disparità sociale, una disuaguaglianza profonda, con situazioni di grave povertà che hanno costretto molti a emigrare".
Come la nuova Costituzione inciderà in concreto sulle cooperative e sulle microimprese sociali?
"Stiamo preparando una legge che verrà approvata a breve. Abbiamo inoltre costituito l'Istituto de Economia Popular e Solidaria, che si occuperà in particolare del consolidamento delle cooperative, le aiuterà a trovare l'accesso al credito e ad abbattere le barriere del mercato, e si preoccuperà infine di monitorare questo tipo di imprese, sulle quali al momento abbiamo pochissimi dati. Riteniamo che ci siano in Ecuador al momento più di 5.000 cooperative e più di 30.000 imprese sociali di vario tipo, ma non abbiamo dati certi".
Questa maggiore attenzione all'economia di tipo solidaristico è anche una risposta alla crisi?
"Questa crisi globale non ci ha toccato in modo particolare, forse perché avevamo già cominciato a rafforzare e a riorganizzare altri modelli economici, a partire dagli anni '90, quando avevamo subito, allora sì, una forte crisi, che aveva messo a dura prova il Paese, e della quale subiamo ancora le conseguenze. Il nostro è un Paese con poche infrastrutture, un sistema scolastico da rivedere a fondo. Ma la crisi attuale no, ci ha colpito in misura minore anche rispetto ad altri Paesi dell'America Latina. E comunque per noi questa riforma non è soltanto l'attuazione di un diverso modello economico".
E che cos'è oltre a questo?
"E' l'embrione di un nuovo modello di sviluppo, di nuove relazioni sociali. Un modello di transizione, certo, perché non pretendiamo di avere la ricetta migliore di tutte. Ma è un passo in avanti verso la società che vogliamo, una società equilibrata che tenga conto delle differenze, che non dia spazio solo al più forte. Da noi c'era molta stanchezza, molto desiderio di cambiamento: abbiamo cercato di dar voce a queste esigenze, di creare uno spazio per tutti".
(31 maggio 2009)

cfr. anche
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/economia/festival-economia/rampini-crisi/rampini-crisi.html

domenica 24 maggio 2009

Il cibo al centro Stampa
dsc_0989.jpgL’agricoltura di piccola scala con modello agroecologico è l’unica forma di produzione agricola sostenibile del futuro. Solo un sistema in grado di recuperare la centralità del contadino nella gestione del territorio e nella scelta della produzione agroalimentare infatti, può garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei popoli e degli equilibri ambientali necessari alla conservazione della biodiversità. In questo contesto risulta evidente la necessità di intervenire a livello internazionale per sostenere e promuovere le filiere ad alto valore ecologico, le esperienze di consumo critico

e le iniziative mirate al sostegno dell’agrobiodiversità, a scapito delle tecnologie inappropriate e dannose per gli equilibri ambientali e sociali, come quelle per la produzione e diffusione degli Ogm.

Questo un piccolissimo sunto del documento presentato dalle associazioni riunite nelle sigle di CISA (Comitato italiano sulla sovranità alimentare) e GCAP (Coordinamento italiano della Coalizione mondiale contro la povertà nel mondo per gli obiettivi del millennio), al Ministro delle Politiche agricole Luca Zaia in occasione del G8 Agricoltura. Il documento è stato presentato durante la conferenza stampa nell’ambito del seminario “Il cibo al centro, l’agricoltura ovunque!” tenutosi presso la Sala di Palazzo Bomben a Treviso, dove in tanti hanno sottolineato la particolare importanza della ministeriale agricola, poiché è stata la prima volta che i Paesi del G8, per altro con i Paesi dell’outreach, ovvero le grandi economie agricole di Brasile, Cina, India, Messico, Sudafrica, Argentina, Australia, Egitto, hanno scelto di riunirsi. È necessario ridare priorità all’agricoltura, in particolare quella a dimensione familiare, e porre termine a tutte le forme di speculazione finanziaria sui prodotti agricoli. Sono necessarie politiche che facciano leva su modelli agricoli compatibili con l’ambiente e rispettosi dei territori che ridiano l’originaria dimensione multifunzionale dell’agricoltura, sulla centralità del lavoro e sul diritto al cibo e alla sovranità alimentare, hanno sottolineato gran parte dei relatori intervenuti al convegno.

A cura di Legambiente

lunedì 18 maggio 2009

il Cesto c'è sempre..




il Cesto è sempre qui !
Scusate il silenzio stampa - pardon, web - ma alcuni problemi tecnici ci hanno creato qualche difficoltà.
Ad ogni modo: GIOVEDI' si continua con i prodotti di stagione e, in più, MIELE e MANNA... (non "dal cielo", ma da Pollina)

Nell'attesa segnaliamo un evento in città, domenica 24, che include un mercatino (ci sono i produttori che vengono al Cesto, più qualcun altro). Ecco la locandina...

mercoledì 6 maggio 2009

giovedì 7 maggio

il nostro mercatino continua a offrirvi prodotti a km. 0

anche oggi una vasta scelta di prodotti ortofrutticoli

accorrete numerosi...
a piedi o in bici, tanto ormai è arrivata la bella stagione e l'auto non serve piu' in citta'.

Vi aspettiamo

mercoledì 29 aprile 2009

giovedi' 30 aprile

presenti al banchetto
con fave, carciofi, nespole, limoni, verdura e finocchietto
ma anche latte, formaggi, zucche, asparagi verdi
che se non li mangi non sai cosa ti perdi

a giovedì e ...guardate e dite di guardare sempre il blog del biomercatino cesto

Presto avremo nuovi arrivi !

mercoledì 22 aprile 2009

giovedì 23 aprile.....

Carciofi,
asparagi,
formaggi,
uova
e... tutto quanto fa gola

A giovedì pomeriggio !

martedì 7 aprile 2009

giovedì 9 aprile

..e questo giovedì,

più carciofi e asparagi per tutti !

Forse uova all'antica.

E liberi dalle auto brutte,

i nostri produttori e gli acquirenti
mente insieme a scaricare, senza stenti ;-)

lunedì 30 marzo 2009

venite a piedi o non pacheggiate nella minuscola piazza

Si stanno verificando dei SERI PROBLEMI che mettono a rischio la prosecuzione del mercatino al Malausséne.
La pietra dello scandalo è rappresentata dalla presenza di troppe automobili nella piazzetta e dai conflitti che stanno causando con i residenti.
Preghiamo tutti di farsi promotori di una campagna di sensibilizzazione tra i conoscenti e avventori di NON VENIRE IN AUTO ( o magari posteggiare lontano ) !

Ai PRODUTTORI chiediamo di usare la piazza per scaricare - non faremo mancare l'aiuto e la collaborazione - e immediatamente dopo spostarla.
Alla fine del mercato faremo l'inverso.
L'altro piccolo contributo che vi chiediamo - sempre in termini di collaborazione - consiste nella pulizia del banco utilizzato: è il minimo che dobbiamo al Malausséne

Grazie a tutti

martedì 24 marzo 2009

un codice alfa-numerico identifica ogni uovo

Attenzione: un codice alfa-numerico identifica ogni uovo. Occhio al primo numero! indica la tipologia di allevamento:

0 = ALLEVAMENTO BIOLOGICO - una gallina in 10 MQ su terreno all'aperto, con vegetazione
1 = ALLEVAMENTO ALL'APERTO - una gallina in 2,5 MQ su terreno all'aperto, con vegetazione
2 = ALLEVAMENTO A TERRA - 7 galline in 1 MQ su terreno coperto di paglia o sabbia - in capannoni privi di finestre!
3 = ALLEVAMENTO IN GABBIA - 25 galline in 1 metro quadrato – in pratica in una scatola di scarpe per tutta la "vita"!

Oggi il 90% delle uova in Italia è ottenuto da galline IMPRIGIONATE A "VITA" .

Da galline stipate negli allevamenti in batteria, in gabbie di metallo, così piccole da non riuscire nemmeno a muovere le ali. Ammassate in capannoni da cinque piani di gabbie, bombardate per 17 ore al giorno con luce artificiale sparata negli occhi, che non permette loro di dormire, per stimolarle all’inverosimile a produrre uova!
Ad un pulcino, fino a 120 giorni di vita, quando da pollastra diventa gallina e produce il primo uovo, gli si fanno 20 vaccinazioni; lo bombardano di antibiotici, spesso anche quando non serve.

NON ACQUISTARE UOVA CODICE “2” E “3” !!!!!!!

NON PREMIIARE CHI TORTURA GLI ANIMALI E LUCRA SULLA LORO SOFFERENZA! GLII ANIIMALII NON CII HANNO FATTO NULLA DII MALE, NON MERITANO QUESTI TRATTAMENTI!! PREMIA QUINDI LA PRODUZIONE CHE LI RISPETTA MAGGIORMENTE, CIOE’ LE UOVA CON CODIICE “0”!
LA CECITÀ DI UNA ZOOTECNIA CHE FA DELL'INTENSIVISMO IL PROPRIO FINE NON SOLO È MORALMENTE INACCETTABILE PER LE TORTURE INFLITTE AGLI ANIMALI DURANTE TUTTA LA LORO “VITA”, MA METTE IN SERIO PERICOLO LA NOSTRA SALUTE.

mercoledì 4 marzo 2009

giovedi 5 marzo

Torna il miele ...e tutto il resto

a Giovedì al CeSto !

martedì 24 febbraio 2009

giovedì 26 febbraio 2009

... e questa settimana latte alla spina di capra e di mucca.

Portate le bottiglie per i vostri bi-sogni

A giovedì ....

martedì 17 febbraio 2009

Che c'è giovedì 19 febbraio 2009 ?

Questa settimana un graditissimo ritorno dal nisseno:
Angelo ci porterà i FORMAGGI CAPRINI freschi, l'ottima robbiola, il LATTE FRESCO !

Portate i contenitori da 1/2 litro e da 1 litro, se non volete la bottiglia grande ...
e non dimenticate sacche e buste per tutto il resto

Mancherà invece Giovanni col suo ottimo MIELE a causa di problemi tecnici.

A giovedì

martedì 3 febbraio 2009

Giovedì 5 febbraio 2009

Giovedì 5 febbraio 2009
Nessuna nuova buona nuova

Se vuoi sapere che c'è mangiare
nel post precedente (giovedì 29/1) devi andare
Solo il miele mancherà
ma solo due volte al mese con noi sarà

p.s. portate con voi SACCHETTI, BORSE, BOTTIGLIE vuote (per l'olio, il vino)... L'ambiente - e i vostri figli - ringraziano !

mercoledì 28 gennaio 2009

GIOVEDI' 29 gennaio 2009: cosa abbiamo nel CeSto...

Questo giovedì avremo le solite verdure gustose, gli agrumi freschi,
l'ottimo miele di Giovanni e le atre cose che sapete...
Inoltre un nuovo produttore porterà crema e pesto di pistacchi
(ovviamente bio e locale)

Le sorprese continueranno...

giovedì 22 gennaio 2009

giovedi 22 gennaio 2009 al biomercatino

Questo giovedì non ci sarà il miele,
in compenso al CESTO ci sarà tutto il resto ;-)

Se portate dei contenitori potete comprare l'olio un litro alla volta,
secondo i vostri umori.

Se non volete comprare niente avvicinate comunque per quattro
chiacchere "al dente".

ci vediamo alle 18

mercoledì 14 gennaio 2009

Cosa c'è GIOVEDì 15 Gennaio 2009

Cosa c'è GIOVEDì 15 Gennaio 2009.

MIELE, UOVA, LEGUMI secchi, VERDURE di tutti i generi, ARANCE, LIMONI, MELE,
PANE, BISCOTTI, VINO, prodotti del commercio EQUO e SOLIDALE ...
+ formaggi freschi di pecora e mucca e ricotta !

Il CESTO non è un supermercato, quindi sono sgraditi i COMPORTAMENTI ANTISOCIALI tipo:

- duello x accaparrarsi l'ultima mela (o ultimo finocchio);
- VIETATO NON CHIACCHERARE con gli altri avventori e i produttori;
- sopratutto è SCOVENIENTE VENIRE SENZA I CONTENITORI per la spesa e con i "soldi interi" !

Confidiamo sulla buona disposizione di spirito che, bandita la competizione, induca cooperazione....